COMUNICATO FIOM CGIL
IN FCA ABBIAMO TOCCATO IL FONDO
Non c’è davvero limite che questa azienda non si senta in diritto di oltrepassare.Davvero.E’ addirittura quasi sadico il modo in cui ogni giorno siamo sottoposti a ogni genere di vessazione e di abusi.
L’ultimo capitolo di nefandezze lo abbiamo raggiunto oggi, praticamente a fine turno.
La nostra organizzazione è stata convocata dal personale alle ore 12.15 per comunicazioni.Come si poteva prevedere il motivo della comunicazione era la nuova ondata di cassaintegrazione (9-12-13 dicembre) che, sommata alla precedente “sfonda” ufficialmente il muro dei 100 giorni.
MA E’ SOLO IL MURO DEL PIANTO.
Non basta la crisi a mettere in ginocchio i lavoratori, crisi che viene pagata quotidianamente dagli stessi, ora si mette in gioco anche la dignità !
A chi giova questa delegittimazione dello stabilimento? Siamo allo sbando, l’officina dice una cosa e il personale non è a conoscenza di nulla, e chi paga sono sempre i lavoratori!
Nel momento in cui la nostra RSA rimette piede nelle officine per diffondere la notizia sulle linee, sono proprio le officine che ridanno a noi la novità.
IL SECONDO TURNO NON LAVORA.
Adirati per la mancata comunicazione cerchiamo subito spiegazioni, ma l’unica cosa che sono in grado di dirci è che “manca un componente”.
DI CHI?DI COSA? Nessuno sa dire di più, nemmeno in officina.Si sa solo che non si lavora.Un rapido sguardo all’orologio e realizziamo la cosa più grave di tutte.Siamo praticamente a fine turno.
NEMMENO IL TEMPO MATERIALE DI AVVERTIRE I LAVORATORI!
La più grande e TOTALE MANCANZA DI RISPETTO nei confronti dei lavoratori è quella di decidere per loro senza tenerne conto alcuno!
Qui chi si alza prima COMANDA!
La FIOM esige delle spiegazioni. In molti nel frattempo si erano già avviati sulla strada per il lavoro.Tanti hanno dovuto fare inversione, i più fortunati sono riusciti a non partire, ma altri sono arrivati ai cancelli ignari di tutto costretti poi a riprendere la strada verso casa.
CHE VERGOGNA!
Un tempo fuori ai cancelli assistevamo ad un vero e proprio “mercato delle braccia” nel quale i capi selezionavano accuratamente il proprio “bestiame” da far entrare all’ovile, a seconda delle preferenze personali o della produttività.
Nell’industria 4.0 la selezione della “fiera del bestiame” si fa con il telefonino e si sceglie in maniera più discreta.
MA STIAMO SCHERZANDO?
Questo è un vero e proprio attacco alla dignità umana!
Non è stato aggiunto nulla di più e non si è tenuto conto ancora una volta del vero valore aggiunto di questa azienda,
cioè i LAVORATORI tra l’altro penalizzando sempre lo stesso turno (turno B).
E questi fermi chi li paga se non la pelle dei lavoratori stessi? Riteniamo che tutto ciò sia INACCETTABILE perche l’unica cosa da ricordare a questa azienda è il RISPETTO che DEVE ai suoi dipendenti, che prima di essere dipendenti e lavoratori sono
prima di tutto ESSERE UMANI.
Cassino, 13 novembre 2019.
FIOM CGIL