Il miracolo della Tiberina, l’azienda che sfida la crisi e assume dieci operai. Il plauso dei sindacati.

CASSINO – L’azienda dell’indotto Fca ha deciso di non attendere il mese di maggio per stabilizzare tutti precari: i contratti partiranno dal primo novembre. Un messaggio di speranza nonostante il lockdown che incombe e la crisi che morde. La Fiom: “Quando le organizzazioni marciano unite i risultati arrivano, oggi è un bel giorno”

Un messaggio di speranza. Arriva dalla Tiberina di Cassino, una delle più grandi e importanti aziende dell’indotto Fca di Cassino. Nei mesi scorsi è stata al centro di molte vertenze e proteste da parte degli operai e dei sindacati. Non da ultimo lo scorso mese di giugno quando i lavoratori hanno incrociato le braccia chiedendo la stabilizzazione di tutti i precari che da anni lavoravano all’interno dello stabilimento.

Dopo giorni di proteste, sit-in  e scioperi, finalmente in piena estate l’accordo con i sindacati. Prevedeva che alcuni degli interinali sarebbero stati subito stabilizzati, gli altri dieci avrebbero seguito questa procedura: il 50% entro il primo novembre e il restante 50% entro maggio 2021.

Poi, dopo l’estate, è nuovamente scoppiata l’emergenza sanitaria. Le ripercussioni su Fca sono notevoli: il Gruppo ha perso il 27% nei primi 9 mesi dell’anno, calo del 10% rispetto al 2019 anche per lo stabilimento di Cassino. A casacata le conseguenze si fanno sentire sull’indotto. Si è temuto che i dieci operai non venissero più stabilizzati. E invece?

E invece non solo sono stati stabilizzati 5 operai, come da accordi sindacale dello scorso 26 giugno; ma l’azienda ha voluto assumere in pianta stabile a partire già dal primo novembre anche gli altri cinque per i quali bisognava altrimenti attendere il mese di maggio. Ha voluto in tal modo dare un messaggio di speranza e di visione a lungo termine proprio ora che si teme per i licenziamenti e la cassa integrazione a causa dell’emergenza sanitaria che potrebbe portare a un nuovo lockdown.

Rosa D’Emilio, responsabile del settore indotto dell’automotive della Fiom-Cgil non nasconde la soddisfazione per gli operai che finalmente dopo anni hanno un “vero” posto di lavoro e dice: “Questo dimostra che quando le organizzazioni sindacali, unite, fanno una lotta per rivendicare i diritti e il salario, i risultati arrivano sempre. Questo che arriva da Tiberina è un ottimo segnale in un momento così buio, siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo in Fca e nell’indotto per questo abbiamo sollecitato la Regione a far partire il tavolo per l’area di crisi complessa e siamo contenti che anche su questo tema le istituzioni stanno facendo squadra, è il momento di essere tutti uniti”.

Da  LeggoCassino.it

Cassino, 29 ottobre 2020