24 GIUGNO 2023 ORE 9.30 corteo da Pzza della Repubblica a Pzza del Popolo

Il servizio sanitario regionale del Lazio sta cambiando ma non in meglio.
Mobilitiamoci per cambiarlo confermandone la natura pubblica, per tutte le persone.

Per questo chiediamo alla Regione Lazio:
di assumere 10.000 unità di personale a tempo indeterminato e di stabilizzare il personale precario con il fine di migliorare la qualità dei servizi e la condizione di lavoro in sanità togliendo il tetto di spesa per il personale.
di riorganizzare la rete attuale territoriale dei servizi sanitari e sociosanitari e ospedaliera ,anche tenendo conto del DM n.77/2022, al fine di ridurre gli accessi ai pronto soccorsi, aumentando i posti letto ospedalieri anche attraverso il recupero di strutture dismesse, abbattendo le liste di attesa e rilanciando le attività di prevenzione.
di distribuire i servizi sanitari e sociosanitari per numero e tipologia in modo che ci sia un programmato riequilibrio territoriale fra tutte le provincie del Lazio.
di far in modo che i servizi previsti dal nuovo modello di sanità territoriale (case di comunità, ospedali di comunità, COT) siano coordinati da un Distretto sanitario “forte” dotato di un numero adeguato di operatori.
di qualificare lʼassistenza domiciliare integrata (ADI)che continua ad avere un tasso di copertura basso (2,5% degli assistibili, sotto la media nazionale) e un basso tasso di intensità assistenziale, differenti modelli organizzativi e di livello di integrazione nelle diverse ASL.
di rivedere la rete delle cure primarie anche alla luce di una diversa modalità organizzativa per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali convenzionati in rapporto al Distretto di adeguare le regole dellʼaccreditamento regionale a nuove regole che tengano conto della programmazione regionale riequilibrando il rapporto tra pubblico e privato.
di rilanciare i processi di democrazia e partecipazione nelle Aziende sanitarie con un maggiore coinvolgimento di cittadini, operatori, Comuni e Municipi .
INSIEME PER LA COSTITUZIONE